Le patologie
La patologia ostruttiva si caratterizza per una riduzione sia della FVC che del FEV1. Fondamentalmente è rappresentativa delle forme ostruttive croniche tipo la BPCO, l’asma e l’enfisema polmonare. Un secondo test di reversibilità farmacologica, dopo inalazione di beta-2-mimetici e/o anticolinergici, può permettere, assieme alla clinica, di differenziare tra le varie forme e tutte le varianti intermedie (bronchite asmatica).
La sindrome restrittiva è invece caratterizzata da una riduzione proporzionata tra FVC e FEV1. Tipiche forme restrittive sono tutte le patologie interstiziali polmonari, le forme muscoloscheletriche (cifoscoliosi), gli esiti post infiammatori (cicatrici post specifiche, fibrotoraci) e gli esiti di interventi al torace (lobectomie, pneumonectomia, ecc.). Esami di secondo livello come la capacità di diffusione alveolo-capillare, associati alla radiologia toracica orienteranno a tale riguardo.
Come si può ben comprendere la spirometria può aprire l’orizzonte verso diverse patologie respiratorie e fornire al medico di medicina generale uno strumento professionale semplice ma attendibile per dare spiegazione ai diversi sintomi e segni respiratori. La diffusione dell’esame spirometrico nella medicina di tutti i giorni permetterà di crescere nel medico e nel paziente una coscienza comune sull’importanza di misurare il respiro e di monitorare la propria malattia.
BPCO è la sigla che definisce una malattia delle vie respiratorie: la BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva.
Dal nome stesso della malattia si intuisce che è una patologia che coinvolge bronchi e polmoni, che presenta un'ostruzione delle vie respiratorie permanente.
E' una malattia polmonare progressiva,
non completamente reversibile, rende difficoltosa la respirazione, mostrando sintomi che vanno da tosse ed espettorato a mancanza di fiato durante sforzi anche modesti.
La BPCO si evolve nel corso di diversi anni
e spesso viene diagnostica solo in occasione, ad esempio, di un attacco di bronchite particolarmente forte.
Causa
Il fattore di rischio più importante nella BPCO è il fumo attivo e passivo
(sigaretta, pipa, sigaro, e altri tipi di tabacco).
Esistono altre cause quali polveri e agenti chimici (vapori, irritanti e fumi), e cause domestiche di inquinamento da combustibile utilizzato in ambienti poco ventilati. Anche l'inquinamento atmosferico si aggiunge alla quantità di particelle inalate dai polmoni, in questi ultimi anni diversi studi stanno cercando di identificare l'esatta correlazione tra BPCO ed inquinamento atmosferico. Secondo l'OMS, oggi la BPCO è la quarta causa mondiale di morte e nel 1990 era al dodicesimo posto. Questo aumento progressivo sull'impatto globale della BPCO è il risultato dell'aumentato uso di tabacco in Paesi sviluppati ed in via di sviluppo.
Secondo i dati dell'OMS nel 2000 circa 2.74 milioni di persone sono morte di BPCO nel mondo.